Nella preistoria le fonti di energia utilizzate dall’uomo erano la forza umana e quella animale per produrre un lavoro e la combustione di legno o, più in generale, biomassa, per produrre calore. Più tardi, la navigazione a vela e i mulini ad acqua e a vento, introdussero una prima diversificazione riguardo alle fonti energetiche.
Quali sono le fonti di energia utilizzate oggi?
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Esercizi interattivi
Fonti di energia
Nella preistoria le fonti di energia utilizzate dall’uomo erano la forza umana e quella animale per produrre un lavoro e la combustione di legno o, più in generale, biomassa, per produrre calore. Più tardi, la navigazione a vela e i mulini ad acqua e a vento, introdussero una prima diversificazione riguardo alle fonti energetiche.
La maggior parte delle risorse energetiche del mondo ha come fonte primaria i raggi solari che colpiscono la superficie terrestre; quest’energia si è conservata indirettamente sotto forma di energia fossile (carbone, gas naturale, petrolio) oppure come energia direttamente impiegabile (ad esempio i venti si formano in seguito a complessi fenomeni di riscaldamento nelle zone soleggiate e di convezione nelle zone fredde, il tutto abbinato alla rotazione terrestre). Anche l’energia ricavata dall’acqua deriva dall’energia solare che ne provoca l’evaporazione, con successiva condensazione quando le nuvole incontrano l’aria di fronti climatici freddi o alte montagne. Il vapore acqueo salendo in quota acquisisce una certa energia potenziale che cede in parte alle piogge ed ai corpi acquosi siti in quote elevate.
Un’altra fonte di energia, è il calore naturale della Terra, rilasciato dai processi di decadimento nucleare naturale degli elementi radioattivi quali l’uranio, il torio e il potassio, contenuti naturalmente all’interno della Terra.
Classificazione delle fonti di energia
La prima classificazione che deve essere fatta per le fonti di energia
- fonti di energia primarie, ovvero le fonti direttamente presenti in natura. Esse comprendono il petrolio, il carbone, il gas naturale, la legna da ardere o biomasse, i combustibili nucleari, l’energia idroelettrica, eolica, geotermica e solare.
- fonti di energia secondarie, che sono fonti di energia non direttamente presenti in natura, ma fonti di energia derivate dalle fonti primarie. Le fonti secondarie comprendono ad esempio l’energia elettrica o l’idrogeno.
Le fonti di energia si distinguono anche per esauribilità. Ne esistono quindi due tipi:
- fonti di energia esauribili o non rinnovabili, oggi essenzialmente i combustibili fossili (petrolio, carbone, gas naturale) e nucleari (uranio);
- fonti di energia rinnovabili, al presente essenzialmente le biomasse (ovvero legna da ardere), l’energia idroelettrica, l’energia eolica, geotermica e solare.
Per ogni fonte di energia è importante considerare tre aspetti, che tra l’altro sono anche quelli che guidano dal punto di vista politico la scelta di una strategia di approvvigionamento energetico: la disponibilità, i costi, l’impatto sull’ambiente.
Tratto da: Wikipedia
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